Il Decreto Legislativo 151/05 prevede un sistema di gestione nazionale dei RAEE. Ad esso partecipano tutti i soggetti coinvolti nella filiera del rifiuti hi-tech, in particolare Produttori, Distributori ed Enti locali. Per i RAEE immessi sul mercato prima del 31 dicembre 2009, cosiddetti “storici“, la norma individua i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e prevede che i Produttori si organizzino in Sistemi Collettivi per l'avvio al riciclo dei rifiuti hi-tech raccolti presso le isole ecologiche dislocate sul territorio nazionale. I Sistemi Collettivi, normalmente Consorzi, operano su tutte le tipologie di RAEE e possono essere specializzati a gestire soltanto alcune tipologie di prodotto. I Sistemi Collettivi in pratica operano in concorrenza, sotto la supervisione di un Centro di Coordinamento. I RAEE seguono un percorso che inizia dal ritiro presso punti di raccolta comunali, e termina presso gli le piattaforme/impianti di trattamento. In tali impianti i RAEE vengono disassemblati, bonificati e vengono recuperati i materiali riutilizzabili. Elenco RAEE
RAEE è un rifiuto generato dalle apparecchiature, strumenti ed dispositivi, alimentati da corrente elettrica o da batterie, ovvero: 1. Grandi elettrodomestici 2. Piccoli elettrodomestici 3. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni 4. Apparecchiature di consumo 5. Apparecchiature di illuminazione 6. Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni) 7. Giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero 8. Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati e infettati) 9. Strumenti di monitoraggio e di controllo 10. Distributori automatici.
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